Piazza S. Apollinare: storia e segreti

piazza storica centro di Roma

A pochi passi da Piazza Navona e da Campo de’ Fiori, Piazza S Apollinare è un piccolo gioiello di storia, che deve il suo nome proprio alla Chiesa e al Palazzo di Sant’Apollinare, i due edifici più antichi qui presenti. La fama della piazza, invece, sembra essere legata soprattutto alla presenza di Palazzo Altemps, che attualmente ospita una delle quattro sedi del Museo Nazionale Romano. Ma, tra un edificio storico e l’altro, non mancano anche piccoli negozi e ristoranti. Affacciato sulle bellezze architettoniche della piazza, Gusto propone primi piatti della tradizione romana, pizza e molto altro ancora, in una location che sa di arte e storia.

Scopriamo allora i segreti di questo luogo incredibile, che spesso passa inosservato, ma che vale davvero la pena visitare:

Piazza S Apollinare: la Chiesa

Come anticipato, Piazza Sant’Apollinare deve il suo nome alla splendida Chiesa di Sant’Apollinare, conosciuta anche con il nomignolo di “in Archipresbyteratu“, perché soggetta al controllo di un arciprete sin dai suoi tempi più antichi. Questo è senza dubbio l’edificio più “vecchio” della piazza, se consideriamo che Papa Adriano I fondò la Chiesa nel 780, facendola addirittura costruire al di sopra di resti di età romana. Si trattava di una struttura piuttosto semplice, preceduta da un piccolo portico e con uno spazio interno dotato di abside e suddiviso in tre navate. Vi sembrerà incredibile, ma la Chiesa di Sant’Apollinare mantenne questo aspetto per ben 1000 anni.

La prima riedificazione dell’edificio si ebbe infatti tra il 1742 e il 1748, quando venne totalmente ricostruito da parte di Fernando Fuga, su ordine di Papa Benedetto XV. Fu allora che la Chiesa prese l’assetto che conserva tuttora: un atrio di forma ellittica, dotato di altare, precede uno spazio a navata unica – con tre cappelle per ogni lato – sormontato da una volta a botte decorata da un affresco raffigurante la “Gloria di Sant’Apollinare“, opera del pittore Stefano Pozzi. Ad incuriosire, a proposito della storia della Chiesa, è la vicenda di un’immagine sacra della Madonna che venne coperta di calce per sfuggire alle razzie di Carlo VIII e fu poi considerata perduta fino al 1648, quando un terremoto staccò l’intonaco e rivelò che l’icona era rimasta dove era sempre stata.

Piazza S Apollinare: il Palazzo

Proprio accanto alla Chiesa si trova il bel palazzo di Sant’Apollinare, la cui origine si fa risalire all’incirca al Trecento, quando l’edificio era utilizzato come abitazione dei membri del clero che operavano nella chiesa attigua. E, nel corso della storia, l’edificio non perse mai questa funzione: tra il XIV ed il XVI secolo  ospitò una residenza di cardinali – tra cui Napoleone Orsini e Pietro De Luna, poi diventato l’antipapa Benedetto XIII -, poi la sede di un collegio per gli studenti della vicina Università Romana, poi la sede del Collegio Germanico Ungarico. Insomma, un edificio che vanta una storia del tutto istituzionale. Nel 1811, ad esempio, Napoleone vi trasferì le scuole dell’Accademia di San Luca e nel 1825 divenne la sede della Pontificia Università Lateranense. Il suo destinò mutò così anno dopo anno, fino a quando non divenne la sede della Pontificia Università della Santa Croce, una funzione che conserva tuttora.

Piazza S Apollinare: Palazzo Altemps

Ed eccoci arrivati all’edificio più noto dell’intera piazza, Palazzo Altemps, il cui edificio è da considerare il risultato di una serie di interventi architettonici che ne hanno costruito la storia. Ma prima di raccontarvi quali sono state le origini di questa struttura, è bene precisare che questa zona ospitava un tempo uno dei due porti marmorari dell’Antica Roma, oltre al cosidetto “Statio rationis marmorum”, ossia un ufficio dedicato al monopolio imperiale sulle cave. Non è un caso, infatti, che molti studiosi ritengano che la vicina Chiesa di Sant’Apollinare sia stata edificata sui resti di edifici di epoca romana. Ma la vera costruzione di Palazzo Altemps comincia molti secoli più tardi, per l’esattezza nella seconda metà del Quattrocento, quando Girolamo Riario (nipote di Papa Sisto IV) ne commissionò la realizzazione a Melozzo da Forlì. La costruzione fu terminata nel 1480: una struttura a tre piani, con facciata semplice e bugnatura marcata agli spigoli e nelle lesene del portale ad arco.

Ma la storia non finisce certo qui. A metà del Cinquecento, il palazzo passò prima al al Carrdinale di Volterra Francesco Soderini, e poi fu acquistato dal dal Cardinale Marco Sittico Altemps, che richiese una completa ristrutturazione dell’edificio. Ma la fama di Palazzo Altemps si deve soprattuto a Giovan Angelo Altemps, un noto mecenate che si occupò non solo della raccolta di opere d’arte, ma anche della costituzione di una ricca biblioteca e della costruzione di un teatro nel seminterrato del palazzo. Questa particolare vocazione artistica di Palazzo Altemps è stata poi conservata dal Ministero dei Beni Culturali, che acquistò l’edificio nel 1981 e lo trasformò in una delle sedi del Museo Nazionale Romano. Insomma, un edificio ricco di storia, che non ha altro altro che accogliere alcuni dei reperti emblema della storia della nostra città.

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