Rotisserie verticale e orizzontale, confronto tra due tradizionali modalità di cottura

Rotisserie roma centro

La Rotisserie è un metodo di cottura molto comune, presente in tante tradizioni culinarie, e molto antico. Riguarda soprattutto la carne, che viene infilzata in uno spiedo e messa a cuocere sopra un fuoco o dentro un forno. La storia fa apparire il primo girarrosto il Francia, intorno alla metà del 1400, in una rotisserie appunto, che poi ha dato il nome a questo fortunato procedimento. Ma sin dal Medioevo questo fu il metodo di cottura più comune per tutte le carni. Pare che Napoleone ne fosse talmente ghiotto da pretendere che, anche in battaglia, si organizzassero fuochi per cucinare con lo spiedo.

Oggi questo metodo di preparazione viene utilizzato nelle rotisserie di tutto il mondo, dove principalmente vengono arrostiti galletti e polli. Le carni sono cucinate grazie all’ausilio di un girarrosto, posto all’interno di un forno con le braci, in cui vengono appesi gli spiedi. Gli spiedi girano lentamente per assicurare quella croccantezza che contraddistingue la rotisserie.

Perché la cottura avvenga uniformemente, lo spiedo deve ruotare di continuo. Essendo un metodo molto vecchio, inizialmente questi grandi spiedi venivano girati a mano, sino a che non sono stati inventati dei sistemi meccanici. Anche il famoso inventore italiano Leonardo Da Vinci brevettò un girarrosto, nel 1607 , che prevedeva la presenza di 4 turbine, in grado di produrre fumo e calore.

Insomma, questa tecnica primitiva è andata evolvendosi sempre di più nel tempo, diventando un metodo molto diffuso e particolarmente gustoso. Solitamente viene usato per cuocere grandi pezzi di carni all’aperto o addirittura animali interi, come polli, tacchini, capretti, pecore, maiali o il più piccolo, ma molto famoso, maialino sardo. Anche se è un metodo riservato quasi solamente alla carne, si cucinano con questa tecnica anche alcuni pesci particolarmente grassi, come le anguille o il capitone, e alcune verdure.

Dal medioevo ad oggi la cottura allo spiedo si è diffusa in tutto il mondo, anche se con alcuni varianti, che sono entrate a far parte delle tradizioni culinarie dei diversi paesi. Accanto al metodo tradizionale detto Rotisserie Orizzontale troviamo anche la Rotisserie Verticale, il cui strumento principale è sempre lo spiedo, che però viene posizionato in maniera diversa.

Presente soprattutto nella cultura turca e mediorientale, ma anche in quella greca e messicana, viene utilizzato principalmente per la cottura di carni come il Doner Kebab e lo Shawarma, il Gyros dei greci o il Tacos al Pastor del Messico. Questo metodo utilizza delle carni pressate l’una sull’altra e permette di non disperdere i succhi e il grasso che viene rilasciato durante la cottura, che, in questo modo, va a depositarsi sul resto dello spiedo, conferendo ancora più gusto e sapore. Utilizzando lo spiedo verticalmente il calore viene dato dai lati, perciò la carne viene tagliata, molto finemente, man mano che le estremità risultano cotte.

Oggi i due metodi vengono usati anche per cuocere piatti differenti da quelli tradizionali. I sistemi di rosticceria verticale, meno ingombranti, possono essere inoltre impiegati sia nei ristoranti che nelle vostre cucine. Quello che sembra comunque non cambiare, in entrambi metodi di cottura, è il gusto inconfondibile della carne cotta alla spiedo, che rimane succosa e ricca di sapore. Venite ad assaporare i nostri piatti di Rotisserie da ‘Gusto al 28: siamo certi che regaleranno gioie al vostro palato. Vi aspettiamo!

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